Prefazione
Già...un'idea... Troppo spesso noi adulti, presi dall'odierna frenetica vita e da mille pensieri, dimentichiamo i problemi dei nostri ragazzi; diamo per scontato che loro tutto sappiano, oppure che consultino Internet, risolvendo. Ma su Internet non c'è tutto e soprattutto è freddo. Mentre un libro è caldo, ha una sua anima; e allora in questo periodo di festività che non voglio pensare alle solite miserie umane, anche se non è inevitabile, ho iniziato a disegnare questi oggetti che ci hanno portato al mondo attuale. Questi disegni sono frutto della memoria di un bambino; di certo non sono capolavori, ma come li chiamo io, primitivi, infantili - scritte comprese - che così fatti fanno più presa sui bambini, ragazzi e non...
Agostino Marchetti 19-12-2016
Introduzione
In un momento storico, sociale e culturale accelerato al massimo, in cui tutto dura un battito di
ciglia, questo libro, che è il frutto di una brusca frenata nella vita dell'Autore/Illustratore per problematiche personali, diventa la scintilla promotrice di una grande mole di lavoro. Il libro consente a tutti, piccini e non, di godersi
la "frenata" dell'autore e soffermarsi, riflettere, divertirsi attraverso il suo tratto romantico, osservando le immagini sulle origini di una realtà che sarebbe un peccato perdere, punto di partenza e di trasformazione!
Per non dimenticare chi erano, come vivevano e con cosa i nostri cari prima di noi, una carrellata
appassionante di mezzi, oggetti e suppellettili che sono la nostra storia e da cui ha preso il via ciò che siamo oggi!
Perciò un grande grazie all'Autore per il tentativo di impedirci di rimanere sconvolti dall'accelerazione dell'oggi e per ricordarci da dove veniamo.
Simona Villa
Presentazione
L'incontro con l'Autore Agostino Marchetti è stato per me stimolo di profonda riflessione.
Nell'era di Internet, dove basta un clic per recuperare e rivedere le cose più impensate, siamo
sicuri di potere imparare tutto?
Pur essendo molto favorevole a queste nuove tecnologie di ricerca, non intendo però mettere da parte quello che è manuale, autentico, vissuto, come il disegno.
Questo bellissimo libro illustrato, dove si percorre in modo schematico il cammino tra passato
e presente, ricorda ai bambini, ma anche agli adulti delle ultime generazioni, che non possiamo comprendere il presente se non conosciamo il passato.
Che percorso ha fatto il nostro modernissimo cellulare?
Come si sollevavano i grossi pesi prima di avere a disposizione coloratissime gru telecomandate?
Che strada hanno seguito gli attrezzi da lavoro nei campi o nelle piccole realtà artigiane?
Entro in casa e accendo il lampadario: e la lampadina come è finita li?
Il dramma di oggi è il dare tutto per scontato, in particolare i bimbi e i ragazzi. Si trovano di fronte
cose fatte, precostituite e raramente si chiedono dei "perchè" e dei "ma prima come era?".
Accettano tutto come se dietro ogni "oggetto" non ci fosse una storia, uno studio, un ingegno
e una fatica. In tutto questo pecchiamo molto anche noi adulti, che spesso diamo pochi stimoli al loro pensiero.
Ecco, questo libro illustrato è una spinta alla cuiosità, al voler capire come ogni piccolo oggeto abbia una vita, come sia evoluto nel tempo e cosa l'uomo sia stato capace di fare...per affrontare, nel tempo, la vita quotidiana, le necessità
e come l'impegno e l'ingegno (parola ormai in disuso) abbia cercato sempre di migliorarle.
La semplicità e la cura minuziosa dei disegni fatti dall'Autore a mano libera, hanno un impatto immediato, chiaro e coinvolgente.
Produce meraviglia ai piccoli e ricordi ai meno giovani.
Mi piacerebbe vederlo nella biblioteca di ogni casa, di ogni scuola di ogni ordine e grado.
Oggi abbiamo tantissimi bambini o ragazzi supertecnologici, capaci di fare capriole in questo "mondo". Ma garantisco, da insegnante, che sono ancora troppi i bimbi che a 10 anni non sanno ancora chi fa l'uovo, cosa è un orto; e se
chiedi chi fa il latte c'è ancora chi ti risponde "la Giglio".
Nel loro immaginario, non chiedendosi dei "come" e dei "perchè", esistono macchinette che sparano cacciaviti già finiti, giocattoli impacchettati.
Ci può fare sorridere, ma è purtroppo, per molti, pura realtà.
Non saltiamo quindi dei passaggi!
Tecnologia si, ma di pari passo con ciò che la ha preceduta.
Buona lettura a tutti e complimenti al Sig. Marchetti per l'idea, l'attenzione a non dimenticare
le nostre radici e alla voglia di renderle accessibili a tutti.
Ins. Lucia Borghi